la vicenda
Mezzogiorno, 10 maggio 2022 – 15:48
Insieme all’ex ad di Edisud, Franco Capparelli, sono accusati di concorso in bancarotta fraudolenta. Siciliani, erano i proprietari del quotidiano pugliese
di Angela Balenzano
La Procura di Bari ha chiuso l’inchiesta relativa al fallimento della societ Edisud, editrice della Gazzetta del Mezzogiorno, dichiarata fallita il 15 giugno del 2020. L’avviso di conclusione delle indagini stato notificato agli indagati Mario e Domenico Natale Enzo Ciancio San Filippo, rispettivamente padre e figlio di 90 e 48 anni: il primo l’ex editore della Gazzetta e l’altro presidente del Cda all’epoca dei fatti contestati. Indagato anche Franco Capparelli, 79 anni, amministratore di fatto della Edisud. Le accuse contestate sono concorso in bancarotta fraudolenta. A tutti viene contestato di aver in concorso tra loro nelle rispettive qualit, anche istigando e/o determinando l’altrui volont, compivano atti di dissipazione e/o depauperamento consistiti in rimborsi spese e spese di rappresentanza prive di giustificazioni economiche negli anni dal 2016 al 2018 per 192.482,36 euro. Le operazioni dolose, tra le altre, sono consistite nel progressivo aggravamento del dissesto per almeno 11, 5 milioni attraverso la prosecuzione dell’attivit aziendale pur in presenza di crescenti perdite di bilancio che evidenziavano, dal 2012 al 2019, senza soluzione di continuit, il costante decremento dei ricavi e la cronica incapacit dei ricavi di coprire i costi di struttura aziendale, tanto da determinare un deficit monetario di 15,8 milioni.
Reiterati inadempimenti fiscali
I magistrati contestano il reiterato e sistematico inadempimento delle obbligazioni fiscali, con accumulo dei debiti tributari oggetto di omesso versamento in favore dell’agenzia delle entrate e della riscossione, tra il 2016 e il 2019, per un importo complessivo pari a 6,4 milioni di euro ed ancora il reiterato e sistematico inadempimento delle obbligazioni previdenziali con accumulo di debiti contributivi oggetti di omesso versamento in favore dell’Inps tra il 2016 e il 2019, per un importo complessivo di 8,4 milioni di euro.
I due Ciancio San Filippo, in particolare <avrebbero cagionato per effetto di operazioni dolose il fallimento della societ Edisud disperdendo e dissipando i valori aziendali, tra cui il valore della testata storica Gazzetta del Mezzogiorno. Sarebbero inoltre responsabili del <progressivo aggravamento del dissesto per almeno 5,6 milioni attraverso la prosecuzione dell’attivit aziendale pur in presenza di crescenti perdite di bilancio che evidenziavano, dal 2013 al 2018, senza soluzione di continuit – riportano ancora gli atti – il costante decremento dei ricavi e la cronica incapacit dei ricavi da coprire i costi di struttura aziendali, tanto da determinare un deficit monetario pari a 3,5 milioni di euro.
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10 maggio 2022 | 15:48
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